Renato Miritello al rito della luce continuera' per sempre. | Tusa

Renato Miritello al rito della luce continuera' per sempre.

Cosa c'è in programma?

una performance in acustico solo per intonare un messaggio verso l'energia dell'universo...la rappresentazione della luce,la visione di un figlio che prega a modo suo,la disperazione piu' propulsiva ed effervescente che ci sia....l'amore
CASTEL DI TUSA-PER IL SOLSTIZIO D'ESTATE...SEMPRE E PER SEMPRE...
Si invitano i visitatori che parteciperanno al “Rito della Luce” ad indossare preferibilmente abiti bianchi e rispettare il silenzio.
Informazioni:
Art Hotel Atelier sul Mare, Castel di Tusa (ME)
0921 334295
www.ateliersulmare.com
www.librino.org
info@ateliersulmare.it

Discussione

PAGINE DI CARBONE vorrei un quaderno intero fatto di pagine di carbone sottili e fragili, che si polverizzano quando ci scrivo sopra pero' capaci di trascrivere sotto di loro le parole scritte dalla memoria capaci di fissare atomi di carbonio su molecole di cellulosa dall'infinito piccolo al piu' grande dei ricordi i passati momenti rinchiusi in un presente che non esiste piu' sono le tracce che restano quelle che fanno idealizzare un futuro costante fatto di gioia esperiente ottemperando a una leggerezza resasi necessaria dalla voglia di essere ancora una volta ,amato.
LA COSA PIU' GRANDE CHE HO ci rifletto da sempre ne cerco il senso ma ne trovo il gusto un tuffo nei miei pensieri a farmi una domanda: qual'e' la cosa piu' grande che ho? all'apparenza potrei dire ;la vita l'amore,la gioia ma anche il dolore quello che prepara che sentenzia e dispone su ordinate e ascissi il dolore si permea d'infinito l'infinito e' dentro di me nelle pause e nei sienzi quando tutto tace e resti solo labbra chiuse e cuore all'indietro su quello che resta impresso come scolpire dietro un angolo di nascosto e senza far rumore dissoluto fino alla fine e' nel silenzio che trovo le mia pace il silenzio emesso,quello che dico quello che costruisco col non emettere parole
DRITTO DI SCHIENA All'indietro con minimo slancio da un trampolino o da uno scoglio alto poggiandoti sulle dita dei piedi belli camminati in su con la testa a pensar stelle anche di giorno poi... chiudi gli occhi vai indietro col tronco la vita e' bassa incroci l'aria fresca del mare porti su le ginocchia che stavolta non ti sbuccerai non c'e' asfalto durante un volo niente pieghera' l'indomito gesto ormai e' fatta. voli senza paure ne tue e ne altrui attende l'acqua,poi sbagli. come a volte la vita arrivi di schiena non ti rialzi, ma galleggi.
A DEMOGRAZIA DI SPORTUNAE arria,u savia. arria... se viano n'terra manco fossero n'ta na criesgia como feno cu l'urteme baroe o stisso modo di cagnolette ca coda menzo i gambe a fero bau quando ghiero de mange'. arai malo ma quanto sete babbiatore? nimae nintra che fora paressero cristiane bastanza che poi se mangia e che u vinozzo bono non da manchero tanto mangei che ve sentiste male e barculiando rivei nintra brazzae n'to catoio ddordo e n'grasciato a viero fuora macara l'uoghie poi ,un sauto n'to giazzo e doman matin ,arria, a fero i pupe cu na manozza ddonga e l'auta curta a fero i sperte chi povaredde a talieve n'ta no specchio quanto sei facciole e n'boccalappoe n'dei cu na matita a segnero u vosto patron de sempo e scanccedateve d'onda a lista di cristiae chei chi batafarre che non ghiavi' comora e mai.
sorridi e spalma una fetta di pane brandita da mani secche occhi aguzzi a centellinare sguardi coltello e marmellata a lato. tutto e' pronto per sorridere davanti un caffe' e dietro una finestra vedi fuori gente poca e spersa ritorni indietro a spalmare confetture a sorridere di zuccheri solubili che si fonderanno in te e,prevenendone l'assimilazione guardi le nuvole sorridendo alla vita come se nulla fosse nel pieno della consapevolezza certo del risultato finale che finale non sara' mai perche' impera la ragione solo quando passa per il cuore e la dolcezza tua rimbomba e suona.
LA PIU' GRANDE PAROLA DEL SILENZIO dedicata alla mamma di Antonio essa si staglia in alto cosi' enorme sul semplice mare. bolle rotonde tutte d'oro contemplano sui flutti ardite orditure di memoria. lo splendore arriva da oriente come ogni giorno nella sua futile quiescenza. fragoroso silenzio fugge quando l'ultima onda tace suggella l'ultima parola... amore.
RES una parola antica a definire una cosa cosa.. cosa? ....e quanti e quanti altre mille usi di una parola antica di un modo di vedere l'infinito che non e' una cosa anzi,forse il contrario. definendo una cosa ne permetti l'esistenza di tutto, tutto il resto. quale migliore misura a paragonare una cosa a tutto il resto per poter definire quel"tutto il resto" che solo nella mente puo' trovare ragione e sviluppo. fai ad esempio... che quella cosa sei tu. ora , chiudi gli occhi, tutto quello che vedi oltre la cosa,e' il tuo universo infinito come questa poesia che puoi ripetrla mille volte restera' sempre una cosa. tutto il resto, restera' per sempre.
Sarà la mia vita ? sarà il mio ultimo diritto? ... quello di poter soccombere sotto le altrui macerie dipinte di rosso senza fronzoli o giochi di parole del quale si permea questo stupido universo possibile . sarà un mio diritto? conquistato a pane e acqua a poter dettare le sillabe di quel L'unica parola che ho perseguito davvero anche con gli occhi socchiusi si dipana qualsiasi nuvola di fiele sarà un mio diritto? pronunciare per l'ultima volta la parola amore?
Silenzio assenso Se fosse così Anche per tutto il resto Ci sarebbero milioni di giusti Milioni di poeti Miliardi di profeti Centinaia di Gesù. Ci sarebbero bambini professori Sociopatici capi di stato Clerici e chiacchieroni guru ... Ci sarebbe un dio uguale all'altro Un cantautore d'amore Un astronauta dirimpettaio. Ci sarebbe un gran silenzio Davanti a tutti gli specchi Non fiaterebbe nessuno più Quando ti parla il cuore.
DIRITTI VERSO IL RESPIRO Gonfia il petto tuo con solita' e grazia, lentamente cosi' da far entrare aria cosi' da controllarne i pensieri correlati ad essa. In sospensione stanno anche i ricordi neri confusi tra le fresche folate che ti riempiono tutto cancellandone il marcio e il significato andato. Si raccolgono ,essi, in una sorta d'archivio con scaffali di legno tosto e numerazioni d'altri tempi a impolverarsi per vergogna. Aperte le grandi finestre continua ad arrivare la salvezza con il candido sole frastagliato appoggiando il vento che arriva incanalandosi nella tua bocca. Gonfia ancora,petto impavido, gonfia e respira...
PROSAICO SINO ALL'AVVENTO Si scatena all'orizzonte,poco prima della cometa sorridente e baldanzoso dietro un panettone fresco e burroso la sua scadente verve serve a ringalluzzire i canditi che acidificano le digestioni degli altrui intestini, Una sorta di "cristianita' " al contrario,dove aspetti ma ti stufi attendi soltanto il momento dei regali ,quelli in soldi e cerchi di intortarti gente con ricicli improponibili e babbi natale arrampicati fuori nella speranza di essere accettato e abbracciato da reciproche falsita' Sciatto di costumi e di maschere di cera mezze sciolte sotto alberi di plastica e luci che vanno a zig-zag re magi con mani piene di "copia e incolla" ormai sbiaditi alla ricerca di quei "mi piace" che non piacciono piu' a nessuno. Buon natale a tutti e , lasciatemi in pace,per favore...
Savia che ero... Onda se poiau u crestian douzo. Cheo che disso su scordaro tutte. Bendena i vieghie se rancuraro. N'to mentro i malecrestiai se feno chiu' ssai. Restano i m'bruoghi E tante musse storte A gestemmiero sova na rocca de ddippo Na speranza de sciddichero n'ta na poiada senza spine prusge.
solitamente vivo aspetta, ora che arriva. alla luce del tuo sdegno un segmento dentro. attorciglia le budella affievolisce il desio. aspettami,ti prego.. aspettami..! ora che arrivo. con lacrima non detta nel pur silente cammino. aspettami, ti prego. arrivero' anch'io...
sul davanzale il marmo di una soglia mal messa a dividere il dentro dal fuori con il suo colore pallido a testimoniare il languido passaggio. Un solo passo e sei fuori uccellini spauriti che scappano e sotto di te uomini erranti che a piedi o in auto corrono. Attingi e ti riempi gli occhi di mute figure che recitano una vita affranti ma felici di essere padroni ognuno col proprio pugno di mosche. E' giunta l'ora di tornare dentro con un piccolo passo a retrocedere spesso senza pensarci troppo perche' e' triste guardare senza poter fare niente.
SALVE A TUTTI. PURTROPPO FB NON MI PERMETTE DI CONTINUARE NEL VECCHIO LINK DOVE CI SONO 5 ANNI LUNGHISSIMI DI POESIE, POTETE CLICCARE QUI' PER COLLEGARVI AD ESSO E,SE VI PIACE,LEGGERE E CONDIVIDERE. GRAZIE E ,A PRESTO https://www.facebook.com/events/150816628383178/?acontext=%7B%22source%22%3A4%2C%22action_history%22%3A%22[%7B%5C%22surface%5C%22%3A%5C%22group%5C%22%2C%5C%22mechanism%5C%22%3A%5C%22surface%5C%22%2C%5C%22extra_data%5C%22%3A[]%7D]%22%2C%22has_source%22%3Atrue%7D&source=4&action_history=[%7B%22surface%22%3A%22group%22%2C%22mechanism%22%3A%22surface%22%2C%22extra_data%22%3A[]%7D]&has_source=1&fref=gs&dti=363889573734233&hc_location=group
DEFRAUDANDO L'ULTIMO DIO Se ne derise l'atto del sospirato oblio quando tutto fu perso dall'anima al garrese Nel sol spazio di una vita per rendercene conto sono le mani con le rughe a maledire il giorno al fine di privar chi ha il potere per acconsentire al vizio con stupida follia senza preghiere ma urlando

Quando?

sabato, 20 giugno 2026 dalle 00:00

Dove?

Castel Di Tusa (ME)
Via Stazione, 36 98079 Tusa Italy

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Organizzatore:

Renato Miritello, Tusa

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